Tirreno-Adriatico 2023, ultima tappa a Jasper Philipsen! Primoz Roglic conquista la corsa
Volata vincente di Jasper Philipsen per chiudere la Tirreno-Adriatico 2023. Dopo essersi già imposto nella terza frazione, il velocista della Alpecin-Deceuninck centra il bis sul tradizionale traguardo di San Benedetto del Tronto, dove si è conclusa la settima e ultima tappa della Corsa dei Due Mari. Ancora una volta perfettamente lanciato dal compagno di squadra Mathieu Van Der Poel, il 25enne è riuscito a resistere alla rimonta di Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), che è riuscito solo ad affiancare ma non a superare lo sprinter belga. A completare il podio di giornata è Alberto Dainese (Team DSM), primo azzurro in una top-10 che vede anche al quinto posto Simone Consonni (Cofidis), al sesto Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) e al nono Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè).
Per quanto riguarda la classifica generale, nessun problema quest’oggi per Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che si porta a casa la Maglia Azzurra (oltre a quella Ciclamino della classifica a punti e quella Verde dei GPM) con un margine di 18″ su João Almeida (UAE Team Emirates) e 23″ su Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers). Primo (e unico) italiano nella graduatoria finale è Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che chiude a 37″ dallo sloveno.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Dopo un paio di chilometri di scatti e controscatti, sono sette i corridori che riescono a prendere il largo per andare a formare il drappello dei fuggitivi. A comporlo sono Nans Peters (Ag2r Citroen), Mikkel Honoré (EF Education-EasyPost), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF Faizanè), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Valentin Ferron (TotalEnergies) e Arthur Kluckers (Tudor Pro Cycling Team), che dopo dieci chilometri di gara hanno già 2’07” di vantaggio. Nel tratto successivo, però, il gruppo si riavvicina grazie al lavoro del Team Jayco-AlUla, iniziando il GPM di Cossignano con 1’17” di ritardo.
Lungo la salita, dal plotone esce al contrattacco Henri Vandenabeele (Team DSM), che scollina con mezzo minuto di ritardo dai battistrada, tra i quali è Fortunato a conquistare il GPM. Il gruppo, invece, torna a rallentare, transitando in cima con 2’15” anticipato di pochi secondi da Cristian Rodriguez (Team Arkéa-Samsic), Jan Stockli (Team Corratec) e Andreas Leknessund (Team DSM), che vengono riassorbiti poco dopo. Al contrario, Vandenabeele riesce a chiudere il gap sugli attaccanti, che diventano così otto ma che vedono il plotone avvicinarsi nuovamente a 1’26” nel tratto successivo. È in questo frangente che si verifica la caduta di Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), con il britannico che è costretto poi ad abbandonare la corsa.
Affrontando la salita verso Carassai, il margine dei fuggitivi torna sopra i due minuti, crescendo ulteriormente nell’ascesa successiva, quella di Ripatransone, ultima asperità di giornata. Allo scollinamento, con 90 chilometri ancora da percorrere, il ritardo del plotone è infatti cresciuto fino a toccare i 3’32”, vantaggio massimo concesso dagli inseguitori al drappello di testa, ma nella discesa seguente verso Grottammare e verso l’ingresso del circuito finale il gruppo recupera un minuto, transitando per la prima volta sulla linea d’arrivo con un ritardo di 2’13” dai battistrada.
Grazie al lavoro del Team Jayco-AlUla e della Soudal-QuickStep, il primo dei cinque giri del circuito di San Benedetto del Tronto si conclude con un gap sceso a 1’32”, mentre al passaggio seguente, valido come traguardo volante (conquistato da Honoré), il ritardo è di soli 50″. Nonostante l’alta andatura imposta dalle squadre dei velocisti, il terzo giro vede gli otto battistrada mantenere ancora 32″ di margine, ma nella quarta tornata gli inseguitori ricevono forze fresche grazie all’arrivo degli uomini Movistar, che portano il ritardo appena sotto ai 20″.
Gli otto corridori al comando, però, non si scompongono e, continuando di buon accordo, tornano a guadagnare qualcosa, iniziando l’ultimo giro con 30″ di margine. Dietro devono quindi impegnarsi a fondo per andare a chiudere, ma sia il Team Jayco-AlUla che la Soudal-QuickStep non hanno più molti corridori a disposizione, con Julian Alaphilippe a sacrificarsi per la causa di Fabio Jakobsen con ancora dieci chilometri da percorrere e 22″ da recuperare. Il lavoro del transalpino porta a 15″ il ritardo dai battistrada, che cominciano a sentire il fiato sul collo del plotone entrando negli ultimi 5000 metri.
Quando a portarsi davanti sono Jumbo-Visma e nuovamente Movistar, il destino dei fuggitivi è praticamente segnato: la loro avventura termina infatti a tre chilometri dalla conclusione. A quel punto, in testa al gruppo arrivano nuove squadre, con Cofidis e Ineos Grenadiers ad avvicendarsi nei 2000 metri successivi; entrando nell’ultimo chilometro è però la Alpecin-Deceuninck a prendere in mano le operazioni, con Mathieu Van Der Poel ad allungare la fila e a svolgere anche quest’oggi un lavoro perfetto per Jasper Philipsen. Il belga inizia quindi la volata a 150 metri dal traguardo, ma in agguato alla sua ruota c’è Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla); il neerlandese riesce però solo ad affiancare Philipsen, che va così a cogliere la sua seconda vittoria in questa Tirreno-Adriatico.
Risultato Tappa 7 Tirreno-Adratico 2023
Classifica Generale Finale Tirreno-Adratico 2023
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